venerdì 31 dicembre 2010

Buoni propositi



Trinca, trinca, trinca,
buttalo giù con una spinta
poi vedrai che bella festa
la medicina del mondo in rovina
stai tranquillo è questa qua.

Galbusera beve solo barbera
fa lo slalom fra i lampioni
a schivarli tutti quanti son buoni
lui invece li butta giù.

Sua cugina beve solo benzina
e poi parte come un razzo
ora a Monza sta girando da un pezzo
chi sa quando si fermerà.

Trinca, trinca, trinca,
buttalo giù con una spinta
poi vedrai che bella festa
la medicina del mondo in rovina
stai tranquillo è questa qua.

Beatrice usa la lavatrice
suo marito gliel’ha comprata
e quando beve ha la sbronza frenata
fatto il pieno si ferma là.

Suo cognato beve solo moscato
si è inciuccato insieme al Marco
li han trovati seduti nel parco
a progettar la rivoluzion.

Trinca, trinca, trinca,
buttalo giù con una spinta
poi vedrai che bella festa
la medicina del mondo in rovina
stai tranquillo è questa qua.

Maria Rosa ha la sbronza amorosa
ogni fiasco un fidanzato
se cambia vino l’ha già bell’e scordato
mai nessuno la sposerà.

Rossi Antonia beve solo colonia
lei è un tipo sofisticato
e il suo singhiozzo è così profumato
che diventa un fatto snob.

Trinca, trinca, trinca,
buttalo giù con una spinta
poi vedrai che bella festa
la medicina del mondo in rovina
stai tranquillo è questa qua.

Poi c’è Amleto che vuol bere in segreto
e si mette a recitare
«Essere sbronzi o non essere sbronzi»
il dubbio atroce gli resterà.

Se il nonnino beve un buon grignolino
sente il suone delle campane (din don)
e poi sogna le sbronze serene
che verranno nell’aldilà.

Trinca, trinca, trinca,
buttalo giù con una spinta
poi vedrai che bella festa
la medicina del mondo in rovina
stai tranquillo è questa qua.

lunedì 27 dicembre 2010

La vasectomia dell'informazione

Non so perché, ma un paio di giorni fa ho letto una notizia che mi ha fatto riflettere sul pessimo stato di salute del giornalismo.

Copio e incollo dal sito della Gazzetta dello Sport:

SAN PAOLO, 26 dicembre 2010 - Ronaldo ha rivelato di aver fatto una vasectomia o, come ha detto al quotidiano brasiliano Folha de S.Paulo, "ho chiuso la fabbrica di figli". Il Fenomeno è padre di Ronald, 10 anni, figlio di Milene Domingues, di Alex (5 anni), frutto di un rapporto occasionale con Michelle Umezu quando si trovava in Giappone per un'amichevole con il Real Madrid nel 2004, di Maria Sophia (2 anni) e Maria Alice (nove mesi), avute dalla moglie attuale, Bia Anthony.
STOP — Curiosamente, Ronald e Maria Alice sono nati il 6 aprile, e Alex l'8 aprile. Alex è stato riconosciuto da Ronaldo solo quest'anno, dopo che Michele Umezu (brasiliana di origine giapponese che in Giappone faceva la cameriera in un bar) ha ottenuto in tribunale il riconoscimento della paternità. "È un peccato che abbiamo perso questi anni di convivenza, però Michelle è andata direttamente in tribunale senza farmi sapere niente, e la giustizia è molto lenta, così ci siamo conosciuti solo adesso - ha detto Ronaldo al quotidiano -. Mio figlio è entrato a far parte della famiglia nel modo più naturale, e adesso siamo una famiglia ancora più grande. Però adesso basta, così ho deciso di chiudere la fabbrica".
PELE' STORY — Anche Pelè, dopo qualche paternità "imprevista", molti anni fa decise di sottoporsi ad intervento per rendersi sterile. Poi però se ne pentì, al punto da ricorrere all'inseminazione artificiale per ingravidare la seconda moglie, da cui poi ebbe, grazie a questo metodo, due gemelli.
Gasport

Se vogliamo parlare di calcio, facciamolo per bene:


martedì 14 dicembre 2010

L'eredità di Cossiga

Come nel marzo 1977 a Bologna, come nel maggio dello stesso anno a Roma, come nel luglio del 2001 a Genova. Per fortuna, però, questa volta abbiamo evitato il morto.


Perché non sono sorpreso?

domenica 12 dicembre 2010

Ipse dixit - Paul Auster

"Noi umani abbiamo desideri, volontà, formuliamo pensieri sul futuro. Quello che è interessante, però, nella vita, è il fatto che siamo tutti capaci di fare dei piani per il domani, ma poi arriva l'inaspettato e interferisce coi nostri progetti. E, nonostante le nostre capacità decisionali, eccoci a dover fare i conti con l'imprevisto."
 Paul Auster

mercoledì 8 dicembre 2010

Cantona, il calcio e la rivoluzione

Avete presente Eric Cantona? Sì, proprio lui, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.


Classico esempio di "genio e sregolatezza", giocatore dal talento straordinario e dal carattere indomabile. Uno in grado di prodezze del genere, per essere espliciti.


(i Doves in sottofondo ci stanno benissimo, tra l'altro)

Eric non si è mai trattenuto dal dire la sua, e per fortuna, oserei dire, considerando che si tratta di uno dei pochi calciatori con delle idee (sinistrorse, nel suo caso). Lo dimostra anche questo video, che negli scorsi giorni ha girato parecchio per la rete.


Un'idea semplice e forse banale, che però ha assunto forza perché uscita dalla sua bocca. E infatti molti si sono organizzati tramite i social network per raccogliere la sua idea, in Francia così come in Italia, fissando per il 7 dicembre (cioè ieri) la data per recarsi in banca a ritirare tutti i propri i soldi. Ora, a giudicare da quanto oggi il centro di Bologna fosse brulicante di gente intenta a fare shopping, direi che l'operazione non ha avuto un grande successo. Però Eric rimane comunque un grande e la sua opinione è davvero sensatissima, anche considerando quanto le crisi economiche che si stanno susseguendo in tutto il mondo stanno a dimostrare, cioè che il sistema capitalistico ha decisamente fallito.

Visto lo spunto del post, non voglio perdere infine l'occasione per linkare anche un altro video, tratto dal bel film di Ken Loach (un altro bel rivoluzionario) intitolato Il mio amico Eric. Eh sì, l'Eric del titolo è proprio Cantona. Il film è una dichiarazione d'amore nei confronti di questo talento incredibile, che ha infiammato per anni i tifosi del Manchester United. Ma è anche una delle più belle pellicole dedicate al calcio che io abbia mai visto. In particolare, questo video illustra secondo me molto bene perché il calcio sia considerato il gioco più bello del mondo.


Il calcio attuale è noioso, senza romanticismo e per nulla sorprendente. E a parlare non è di certo uno solitamente nostalgico. Colpa dei troppi soldi che circolano nell'ambiente, potrebbe asserire qualcuno. Probabile. In ogni caso, penso sempre più spesso che ci vorrebbe proprio una rivoluzione.