La settimana scorsa è stata diffusa una notizia che ha sorpreso tutti (o quasi) e che è stata ripresa praticamente da tutti i mezzi di comunicazione (anche se spesso si è puntato più sui titoloni che sui dati effettivi): la Walt Disney ha acquistato il 40% della Marvel Entertainment (società comprensiva della Marvel Comics, la casa editrice vera e propria, e dei Marvel Studios, la casa di produzione dei film sui personaggi della casa editrice).
Per tutti i dettagli vi rimando ad altri siti, in particolare a Comicus, che ha coperto l'evento in maniera davvero puntuale e completa. In rete, però, si sono ovviamente scatenate anche le ipotesi più bizzarre e catastrofiche, tra cui quella più gettonata è che la Disney opererà una specie di censura, trasformando i personaggi Marvel in "roba per bambini".
In realtà, credo che questa sia una grossa stupidaggine. Innanzitutto perché già ora la Disney ha introiti anche da prodotti per adulti. Al tempo stesso, però, immagino che se la Disney abbia voluto spendere ben 4 miliardi di dollari per comprare una parte della Marvel, l'abbia fatto per differenziare il proprio target di riferimento. Il grosso della produzione Disney infatti si rivolge principalmente ai bambini, infatti, e penso che abbia voluto mettere le mani su un settore di mercato (in crescita, grazie al successo delle produzioni cinematografiche e animate) sempre legato all'entertainmente ma rivolto a una fascia d'età più elevata.
Piuttosto, io vedo un altro problema (se di problema si può parlare, in fondo): già negli ultimi anni la Marvel ha cercato di ridare un'impronta classica ai propri personaggi per renderli più iconici e quindi più facilmente traducibili in film o cartoni animati (o videogiochi, action figure e quant'altro contribuisca a fare cassa). Basta fare mente locale: dopo le "rivoluzioni" messe in atto (seguendo scopi di volta in volta diversi, artistici o commerciali a seconda dei casi) tra i primi anni Ottanta e i primi del nuovo millennio, qual è la situazione attuale? L'Uomo Ragno è tornato scapolo, Hulk è ancora verde, incazzato, stupido e in giro per gli Stati Uniti, gli X-Men sono ancora una minoranza che deve affrontare l'intolleranza degli umani (e ci credo, con quei costumini sgargianti che indossano!), Thor incarna, oggi più che mai, lo spirito del personaggio delle origini... E' chiaro che ci sono ancora delle eccezioni (se pure aventi spesso carattere effimero) e che comunque questo non necessariamente pregiudica la qualità delle storie (la serie di Thor scritta da Joe M. Straczynski, per esempio, è una delle migliori produzioni Marvel attualmente in corso di pubblicazione in Italia), però questa mi pare una tendenza abbastanza diffusa, che temo la Disney tenderà ad accentuare in maniera decisa, aggiungendo paletti su paletti all'attività creativa degli autori. In fondo, uno dei vantaggi che la Marvel potrà sfruttare da questa nuova acquisizione sarà proprio la possibilità di utlizzare i canali di distribuzione che la Disney gestisce in maniera autonoma, che però vanno sfruttati in determinato modo (più vicino alle pratiche ecomomiche che a quelle artistiche).
E in Italia, invece? La situazione è piuttosto complicata, dato che la Disney ha una propria sezione editoriale nel nostro Paese. Mi verrebbe dunque da pensare che potrebbe riprendersi i diritti per pubblicare le testate in proprio, per non farsi fare concorrenza con le proprie armi. Ma la Panini è un grosso gruppo che pubblica in diversi angoli del globo, soprattutto in Europa e, allo stesso tempo, la Disney non ha succursali in altri Paesi, oltre al nostro. E' ipotizzabile quindi una situazione in cui la Marvel tolga alla Panini solo i diritti di pubblicazione per l'Italia? Tale soluzione, sinceramente, mi sembrerebbe un po' improbabile.
Ma il tempo ci dirà di più, anche perché, di certo, io non sono un esperto di economia e di politica economica.
Intanto le menti più creative della rete si sono già sbizzarrite abbastanza, producendo una serie di strambe immagini che aprono a possibili scenari di contaminazione tra personaggi Marvel e Disney. La maggior parte non sono granché, ma ne ho trovate anche alcune carine (e le trovate a corredo di questo articolo).
Tra i (poco) papabili crossover, invece, quello che mi stuzzica di più la fantasia è il seguente (l'immagine è presa dal sito Worth1000).
Insomma, speriamo quindi che questa nuova joint venture porti almeno nuovo e sfizioso materiale per la mia rubrica Unusual Team-Ups!
Per tutti i dettagli vi rimando ad altri siti, in particolare a Comicus, che ha coperto l'evento in maniera davvero puntuale e completa. In rete, però, si sono ovviamente scatenate anche le ipotesi più bizzarre e catastrofiche, tra cui quella più gettonata è che la Disney opererà una specie di censura, trasformando i personaggi Marvel in "roba per bambini".
In realtà, credo che questa sia una grossa stupidaggine. Innanzitutto perché già ora la Disney ha introiti anche da prodotti per adulti. Al tempo stesso, però, immagino che se la Disney abbia voluto spendere ben 4 miliardi di dollari per comprare una parte della Marvel, l'abbia fatto per differenziare il proprio target di riferimento. Il grosso della produzione Disney infatti si rivolge principalmente ai bambini, infatti, e penso che abbia voluto mettere le mani su un settore di mercato (in crescita, grazie al successo delle produzioni cinematografiche e animate) sempre legato all'entertainmente ma rivolto a una fascia d'età più elevata.
Piuttosto, io vedo un altro problema (se di problema si può parlare, in fondo): già negli ultimi anni la Marvel ha cercato di ridare un'impronta classica ai propri personaggi per renderli più iconici e quindi più facilmente traducibili in film o cartoni animati (o videogiochi, action figure e quant'altro contribuisca a fare cassa). Basta fare mente locale: dopo le "rivoluzioni" messe in atto (seguendo scopi di volta in volta diversi, artistici o commerciali a seconda dei casi) tra i primi anni Ottanta e i primi del nuovo millennio, qual è la situazione attuale? L'Uomo Ragno è tornato scapolo, Hulk è ancora verde, incazzato, stupido e in giro per gli Stati Uniti, gli X-Men sono ancora una minoranza che deve affrontare l'intolleranza degli umani (e ci credo, con quei costumini sgargianti che indossano!), Thor incarna, oggi più che mai, lo spirito del personaggio delle origini... E' chiaro che ci sono ancora delle eccezioni (se pure aventi spesso carattere effimero) e che comunque questo non necessariamente pregiudica la qualità delle storie (la serie di Thor scritta da Joe M. Straczynski, per esempio, è una delle migliori produzioni Marvel attualmente in corso di pubblicazione in Italia), però questa mi pare una tendenza abbastanza diffusa, che temo la Disney tenderà ad accentuare in maniera decisa, aggiungendo paletti su paletti all'attività creativa degli autori. In fondo, uno dei vantaggi che la Marvel potrà sfruttare da questa nuova acquisizione sarà proprio la possibilità di utlizzare i canali di distribuzione che la Disney gestisce in maniera autonoma, che però vanno sfruttati in determinato modo (più vicino alle pratiche ecomomiche che a quelle artistiche).
E in Italia, invece? La situazione è piuttosto complicata, dato che la Disney ha una propria sezione editoriale nel nostro Paese. Mi verrebbe dunque da pensare che potrebbe riprendersi i diritti per pubblicare le testate in proprio, per non farsi fare concorrenza con le proprie armi. Ma la Panini è un grosso gruppo che pubblica in diversi angoli del globo, soprattutto in Europa e, allo stesso tempo, la Disney non ha succursali in altri Paesi, oltre al nostro. E' ipotizzabile quindi una situazione in cui la Marvel tolga alla Panini solo i diritti di pubblicazione per l'Italia? Tale soluzione, sinceramente, mi sembrerebbe un po' improbabile.
Ma il tempo ci dirà di più, anche perché, di certo, io non sono un esperto di economia e di politica economica.
Intanto le menti più creative della rete si sono già sbizzarrite abbastanza, producendo una serie di strambe immagini che aprono a possibili scenari di contaminazione tra personaggi Marvel e Disney. La maggior parte non sono granché, ma ne ho trovate anche alcune carine (e le trovate a corredo di questo articolo).
Tra i (poco) papabili crossover, invece, quello che mi stuzzica di più la fantasia è il seguente (l'immagine è presa dal sito Worth1000).
Insomma, speriamo quindi che questa nuova joint venture porti almeno nuovo e sfizioso materiale per la mia rubrica Unusual Team-Ups!
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