mercoledì 8 dicembre 2010

Cantona, il calcio e la rivoluzione

Avete presente Eric Cantona? Sì, proprio lui, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.


Classico esempio di "genio e sregolatezza", giocatore dal talento straordinario e dal carattere indomabile. Uno in grado di prodezze del genere, per essere espliciti.


(i Doves in sottofondo ci stanno benissimo, tra l'altro)

Eric non si è mai trattenuto dal dire la sua, e per fortuna, oserei dire, considerando che si tratta di uno dei pochi calciatori con delle idee (sinistrorse, nel suo caso). Lo dimostra anche questo video, che negli scorsi giorni ha girato parecchio per la rete.


Un'idea semplice e forse banale, che però ha assunto forza perché uscita dalla sua bocca. E infatti molti si sono organizzati tramite i social network per raccogliere la sua idea, in Francia così come in Italia, fissando per il 7 dicembre (cioè ieri) la data per recarsi in banca a ritirare tutti i propri i soldi. Ora, a giudicare da quanto oggi il centro di Bologna fosse brulicante di gente intenta a fare shopping, direi che l'operazione non ha avuto un grande successo. Però Eric rimane comunque un grande e la sua opinione è davvero sensatissima, anche considerando quanto le crisi economiche che si stanno susseguendo in tutto il mondo stanno a dimostrare, cioè che il sistema capitalistico ha decisamente fallito.

Visto lo spunto del post, non voglio perdere infine l'occasione per linkare anche un altro video, tratto dal bel film di Ken Loach (un altro bel rivoluzionario) intitolato Il mio amico Eric. Eh sì, l'Eric del titolo è proprio Cantona. Il film è una dichiarazione d'amore nei confronti di questo talento incredibile, che ha infiammato per anni i tifosi del Manchester United. Ma è anche una delle più belle pellicole dedicate al calcio che io abbia mai visto. In particolare, questo video illustra secondo me molto bene perché il calcio sia considerato il gioco più bello del mondo.


Il calcio attuale è noioso, senza romanticismo e per nulla sorprendente. E a parlare non è di certo uno solitamente nostalgico. Colpa dei troppi soldi che circolano nell'ambiente, potrebbe asserire qualcuno. Probabile. In ogni caso, penso sempre più spesso che ci vorrebbe proprio una rivoluzione.

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