Bel film, quello dedicato al biondo Dio del Tuono della Marvel. Epico, coinvolgente e appassionante, così come un film del genere dovrebbe essere. Avevo un po' paura di annoiarmi, visto che il fantasy solitamente mi fa questo effetto, ma questo film si addentra solo di striscio nel genere, concentrato com'è dall'inizio alla fine sull'aspetto supereroistico del personaggio. In realtà, il regista Kenneth Branagh e la sua squadra sono stati molto bravi nel mixare in modo ottimale scene d'azione con scene più tranquille, la Terra con Asgard, la serietà (a volte shakespeariana) con l'ironia.
Ho apprezzato in particolare due cose: la sceneggiatura, che è riuscita a evitare il difetto di molti film di questo genere, costretti a dilungarsi sulle origini del personaggio di turno (anche se Thor, non dovendo acquisire in alcun modo i propri poteri, partiva avvantaggiato), e l'immaginario kirbyano con cui si è scelto di rappresentare Asgard, più fantascientifico che fantasy, molto fantasioso e astratto, in grado di comunicare un'armoniosa imponenza.
Non mi è piaciuto invece il modo in cui sono stati caratterizzati i personaggi di contorno, come Sif e i Tre Guerrieri, che finiscono per avere scarsa consistenza e dimostrarsi poco più che macchiette. Del resto, però, era difficile trovare il giusto spazio per tutti in una sceneggiatura concentrata su Thor e Jane Foster, su cui però giganteggia un ottimo Tom Hiddleston nei panni di Loki, l'ennesimo cattivo che ruba la scena all'eroe di turno, come era già successo di recente, per esempio, con Heath Ledger/Joker in Il Cavaliere Oscuro.
Per quanto non sia un gran attore, poi, c'è da rilevare quanto Chris Hemsworth sia perfetto nei panni di Thor. Più che "trovato", sembra essere stato "creato" apposta per questo ruolo!
Parlando invece di "fonti di ispirazione", ho notato che gli autori hanno preso un po' dal Thor versione Ultimate di Mark Millar, abbastanza dalla lunga saga (una delle mie preferite) di Walt Simonson e un paio di idee anche dalla versione del Dio del Tuono ideata da Dan Jurgens. Si nota però molto anche la mano di J. Michael Staczynski, che di recente aveva ridato smalto al personaggio nei fumetti e che è stato giustamente chiamato a collaborare alla stesura del soggetto del film.
Insomma, Thor non è di certo tra i miei supereroi Marvel preferiti (un po' per l'aspetto spesso fantasy delle sue storie, un po' per la scarsa simpatia del personaggio in sé), ma questo film potrebbe diventare uno dei miei superheroes movies preferiti, al pari di X-Men 2, Spider-Man 2 e Il Cavaliere Oscuro (ma per stabilirlo con certezza, vorrei prima rivederlo tra qualche mese).
E il film sui Vendicatori si avvicina sempre più!
2 commenti:
Beh, fratello Andrea, Jms è coautore del soggetto. Ergo la sua mano doveva sentirsi per forzissima. :)
Eh, fratello Scacchino... è quello che ho scritto anch'io! ;)
Posta un commento