domenica 3 agosto 2008

Echo di David Mack

Questa settimana è uscito il numero 140 di Devil & Hulk, contenente, tra le altre cose, anche l'ultima parte di Echo: La ricerca della visione, arco narrativo della collana Daredevil scritto e disegnato da David Mack, autore celebre soprattutto per la serie indipendente Kabuki.

Non si fa sicuramente fatica a definirla un'opera molto particolare, soprattutto dal punto di vista grafico. Mack ha utilizzato una tecnica personale, che incrocia il disegno con la composizione grafica, rendendo ogni tavola diversa dalle altre e sfruttando in pieno molte delle potenzialità (non ancora ben comprese da tutti) del fumetto: il testo diventa parte integrante della grafica, un ulteriore elemento che arricchisce la pagina, non un "ingombro" per cui ricavare spazio. Penso poi, che, tra i disegnatori che fanno largo uso di elementi grafici computerizzati, sia uno dei pochi a lasciare molto spazio al disegno, che sia ad acquerello oppure semplicemplicemente schizzato per apparire (volutamente) infantile. Praticamente non ci sono vignette, tutta la pagina viene sfruttata. Per fornire comunque una scansione narrativa vengono utillizati elementi come cornici (quelle dei quadri, per intenderci) o addirittura merletti.
Anche la storia, poi, mi è piaciuta davvero molto. Si tratta di una specie di romanzo di formazione (attraverso la ricerca del proprio spirito guida) incentrato su un personaggio sicuramente minore dell'universo Marvel (anche se viene utilizzato sempre più spesso), ovvero Maya Lopez, conosciuta anche con il nome di battaglia di Echo, ragazza di origine indiana (d'America), sorda fin dalla nascita ma con la straordinaria capacità di replicare tutto ciò che vede anche solo per pochi attimi. Ho trovato molto carini soprattutto i passaggi in cui lei, da bambina, cuoriosamente cerca di scoprire il mondo che la circonda, chiedendo ripetutamente al padre che rumore facciano il sole, l'arcobaleno o le stelle.
Un'opera visionaria, anche grazie agli inserti legati alle tradizioni dei nativi americani, che sicuramente approfondisce il personaggio più di quanto avesse fatto la sua storia d'esordio (Parti di un buco, scritta da Mack e disegnata da Joe Quesada, di cui tra l'altro proprio questa settimana è uscita la ristampa in volume), che era incentrata soprattutto sulla sua entrata in scena e sulla sua particolare relazione con Matt Murdock/Devil.

E pensare che inizialmente la Panini Comics aveva deciso di non pubblicare questa storia (soprattutto perché il titolare della testata, Devil, si vede solo di sfuggita in un paio di occasioni, ma anche perché considerata troppo difficile per il lettore occasionale). E' dovuta però tornare sui suoi passi vista la presenza ormai stabile del personaggio tra i Nuovi Vendicatori.
Per leggerla, dunque, dovete recuperare i numeri di Devil & Hulk dal 137 al 140.

2 commenti:

aLeX ha detto...

cavolo! è una lettura illuminante.
interessantissimo uso del fumetto. a 360' gradi.
come dici giustamente tu.
il lettore occasioanle è ora che si dia una svegliata...

saluti esoterici..
aLeX

Andrea Antonazzo ha detto...

Beh, io sono convinto che il lettore vada "educato". Molte volte si ha paura di rischiare e così il fumetto rimane indietro, ancorato alla tradizione Bonelli. Senza che ci sia niente di male, per carità, anche io leggo molti Bonelli... però senza sperimentazione non si va da nessuna parte!