Iniziando dallo stesso Uomo d'Acciaio (che, lo ricordo, a giugno ha raggiunto la ragguardevole età di 70 anni), la casa editrice lamentò il fatto che il personaggio venisse disegnato con un sedere troppo grosso, dandogli un aspetto da omosessuale (?). Volete un esempio? Eccolo!
Ma le lettere dell'editore erano più che altro incentrate su Lois Lane, che risultava troppo sexy e formosa, tanto da sembrare incinta! Anche qui c'è un esempio molto chiaro.
Dopo un primo tentativo di "aggiustamento" andato a male, fu allora lo stesso editor dei due autori, Whitney Ellsworth a suggerire come avrebbero dovuto rappresentare Lois:
Per quanto riguarda il vestiario, invece, l'editor suggeriva di prendere ispirazione da riviste come Vogue e Vanity Fair.Questa è sicuramente una vicenda che oggi fa sorridere, ma che da un'idea precisa di quanti problemi di tipo creativo abbia avuto per anni il fumetto americano (già molto tempo prima di giungere a Fredric Wertham e al suo Seduction of the Innocent del 1954) e soprattutto i suoi autori, per anni (più o meno fino agli '80) considerati pochissimo, in quanto semplici mestieranti al lavoro su personaggi troppo famosi per dipendere da loro (su quanto si sbagliassero, la storia è stata opportuna maestra).
2 commenti:
Cavolo. Aveva un culone sul serio :P
E sai che 3 volte su 4 ho letto "clone" nel titolo? Deformazione professionale... ;)
Non sapevo che lavorassi nell'ingegneria genetica! ;)
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