Ancora cinema, ancora supereroi (più o meno). Chronicle infatti parla di tre ragazzi di un liceo americano che assumono dei superpoteri tramite una misteriosa "cosa" simil-extraterrestre e che non li usano per fare del bene o del male, ma semplicemente per cazzeggiare. Cosa molto realistica, in fin dei conti. Uno spunto carino, anche se non molto originale, per un film però piuttosto inutile.
Ricorda un po' Misfits, la bella serie della BBC, ma senza una trama. Sì, perché negli 83 minuti di film non succede davvero nulla, se non negli ultimi 10 circa. E quello che viene raccontato è di una banalità sconcertante (il ragazzo timido con padre ubriaco e madre malata, il giocatore di football popolarissimo, il casinista che mostra il suo lato gentile per conquistare una ragazza... e poi - piccolo SPOILER - pure il personaggio di colore che muore per primo). E' un film in cui si ha sempre la sensazione sgradevole (considerati gli evidenti propositi di realismo) che le cose succedano perché devono succedere, e che gli eventi, piccoli o grandi, vengano liquidati in maniera grossolana, a partire dall'acquisizione dei poteri da parte dei ragazzi, inspiegata e inspiegabile: i protagonisti non riescono a scoprire nulla su di essi perché il suddetto "coso" si trova su un terreno franabile, su cui non possono mettere piede. Sul serio?
Gli effetti speciali, poi, sono davvero pessimi, soprattutto nella battaglia
finale (e sì, perché c'è anche una battaglia finale, ovviamente), in cui si nota quanto siano falsi i personaggi che svolazzano tra i grattacieli di Seattle. Salverei solo una bella scena di volo tra nuvole e aerei.
Il film è girato da Josh Trank come se fosse un documentario (e scopro l'esistenza di un termine apposito: mockumentary). Uno dei protagonisti gira sempre con una telecamera in spalla e quindi la storia è raccontata prevalentemente dal suo punto di vista... e questo ha pienamente senso, considerando che vuole registrare gli eventi straordinari che sta vivendo. E quando lui non ha con sé il suo strumento, ce ne sono altri pronti: prevalentemente telecamere di sicurezza, ma anche personaggi femminili inseriti a forza che filmano tutto per il proprio blog. Ogni tanto, però, questo gioco stilistico si perde incomprensibilmente, e in alcune scene non c'è traccia di alcuna videocamera, anche se per poco.
Una pellicola che probabilmente vuole sfruttare il fenomeno dei supereroi al cinema senza pagare diritti per properties già esistenti. Ma anche una pellicola da evitare, senza dubbio!
P.S. La sceneggiatura è di Max Landis, figlio di John. Il che dimostra che, probabilmente, il talento non è ereditario (anche se un solo film è poco per poter giudicare bene).
4 commenti:
Be' ma che muoia prima un personaggio di colore non è uno spoiler... ;-)
E Landis è nella zona negativa da anni, figuriamoci l'erede ;-))
Grazie della dritta, sempre utile!
C'è gente parecchio suscettibile sull'argomento spoiler (giustamente). Meglio indicarlo sempre. :)
Però, in compenso (almeno a giudicare dal trailer), il doppiaggio fa schifo.
sì, non è granché, in effetti.
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